EVOLUZIONE HOTEL
Meglio preservare l’anima dell’hotel nell’era della standardizzazione globale

Meglio preservare l’anima dell’hotel nell’era della standardizzazione globale

In un mondo in cui l’ospitalità sembra avviarsi verso un’omologazione spinta, Formazione Alberghiera lancia un allarme importante: stiamo perdendo l’identità degli hotel?

02/05/2025

L’esperienza alberghiera che un tempo rifletteva il territorio, la cultura locale e il calore umano, rischia oggi di appiattirsi sotto il peso di modelli globali, algoritmi e automatismi impersonali.

Maurizio Galli, fondatore di Formazione Alberghiera, pone una domanda provocatoria quanto necessaria: “Ospitalità senza confini? Il rischio è costruire un’ospitalità senz’anima.” Il pericolo è reale. L’adozione indiscriminata di strumenti automatizzati – check-in digitali, chatbot, comunicazioni pre-stay preimpostate e sondaggi post-soggiorno standardizzati – sta generando esperienze sempre più simili tra loro, dove il cliente è trattato come un dato e non come un ospite.

Gli hotel finiscono per somigliarsi tutti: stessi toni, stesse risposte, stesse procedure. Si sacrifica l’unicità sull’altare dell’efficienza. Ma a che prezzo?

Formazione Alberghiera non si oppone alla tecnologia – anzi, la considera una risorsa imprescindibile per l’evoluzione del settore – ma ne rifiuta un uso acritico e spersonalizzante. La digitalizzazione deve valorizzare l’identità di ogni struttura, non cancellarla.

È questa la missione che guida il lavoro di Maurizio Galli e del suo team: formare professionisti dell’accoglienza capaci di integrare strumenti digitali con intelligenza strategica e sensibilità umana. Figure in grado di comprendere che la vera differenza la fanno l’autenticità, la personalizzazione, il saper raccontare il carattere unico dell’hotel e del suo territorio.

Solo così l’ospitalità potrà evolvere senza perdere la propria anima.